Da anni un vino ha più bisogno di essere recensito che di essere buono. Così l’Italia è diventata la nazione che ha più guide vinicole al mondo, malgrado i dati di vendita delle stesse non siano così rilevanti. L’Italia è quindi la nazione che ha più critici di vino al mondo. Parafrasando un noto autore del XX secolo: “non v’è italiano che non sia un critico, in potenza o in atto”.
Tutta questa ricchezza, anziché tracciare una nitida mappa dei vini rappresentativi della nostra viticoltura, palesa non di rado una divergenza di giudizi che pare accontentare, più che il maggior numero dei lettori, il maggior numero di aziende vinicoli possibili. Almeno quelle che spediscono vino alle redazioni delle diverse guide.